Il compostaggio
PROGETTO ZERO RIFIUTI
Il compost è un potente ammendante di origine naturale, derivato dalla fermentazione di rifiuti organici. Può essere utilizzato come terriccio di qualità per piante da giardino, fiori, piante da frutto e per la concimazione in agricoltura. Il progetto prevede di far rimanere il più possibile i rifiuti domestici a casa dei cittadini, così da ridurre al minimo il ritiro dei rifiuti umidi da parte degli Enti preposti, diminuendo i viaggi dei mezzi di trasporto, che bruciano carburante, con riduzione dei costi e diminuzione dell’inquinamento. I vari modelli di macchine pensate per il progetto sono adatte a famiglie, a mense aziendali , a mense scolastiche, a mense ospedaliere, a condomini, a cucine di caserme militari, a cucine di penitenziari, a ristoranti, al giardinaggio, a navi, a supermercati, ad ingrossi di prodotti ortofrutticoli (per i suoi scarti), a piccole comunità, fino a grandi comunità o chiunque faccia scarti umidi e secchi riciclabili. Il progetto prevede un ciclo di formazione didattica, per la cultura presente e futura al riciclaggio, iniziando dalle mense delle Scuole Materne, magari facendo depositare ai bambini stessi i rifiuti nella macchina Lady Bird, che in accordo con l’Azienda produttrice potrebbe metterla a disposizione, concordando le modalità, per un tempo da stabilire; per poi proseguire nelle scuole a tutti i livelli, comprese le Università, nel settore ambientale, dove utilizzano gli scarti delle loro cucine e fanno ricerca mettendo a punto dei microrganismi da aggiungere al processo di compostaggio, per accelerare la maturazione. In collaborazione con laboratori chimici, i quali potranno fare analisi periodiche per certificare il prodotto finito trasformato in concime biologico.
PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DELL’UMIDO
Incentivare il Compostaggio significa ridurre a monte i Rifiuti Urbani prodotti (mancato conferimento al Servizio Pubblico), creare un “effetto volano” sulle altre raccolte differenziate, prevenire molti degli effetti negativi della discarica. Le nostre macchine trasformano i rifiuti organici in compost, in soli 14 giorni, abbattendo i tempi del normale compostaggio con cassetta e coprono con l’intera gamma, tutte le esigenze di chi vuole riciclare i rifiuti organici per produrre fertile ammendante. Il processo, grazie al riscaldamento degli scarti biologici controllato termostaticamente, è completamente automatizzato, con controllo dei parametri e con led di segnalazione di facile lettura. La macchina è costituita da un contenitore di compostaggio, costituito da una carpenteria cilindrica di acciaio inox coibentata al suo interno e riscaldata da una termoresistenza che mantiene una temperatura interna costante a circa 60°.
Internamente si trova una coclea realizzata anch’essa interamente in acciaio inox utilizzata per la movimentazione della massa organica. La coclea è ancorata agli estremi tramite due supporti e motorizzata di testa da un motoriduttore. La rotazione della coclea interna è estremamente lenta (circa 1 giro ogni ora, velocità 1 rpm), tale da consentire l’aerazione dei rifiuti organici e nell’arco di 2 settimane di trasformare i rifiuti organici al suo interno in fertile terriccio. Sopra al contenitore di compostaggio troviamo una tramoggia di carico chiusa da uno sportello apribile controllato da un sensore: l’apertura dello sportello interrompe immediatamente ogni movimento della macchina.
La tramoggia di carico può essere corredata al suo interno di un gruppo sminuzzatore, con la funzione di sminuzzare i rifiuti organici e favorire l’operazione di compostaggio. Accanto alla tramoggia troviamo il gruppo aspiratore, il quale permette l’espulsione di gas di fermentazione filtrandoli attraverso un filtro a carboni attivi, per evitare maleodori all’esterno. Il gruppo dotato di una tubazione di ricircolo aria in acciaio INOX, che permette l’ ossigenazione del materiale da decomporre. L’uscita del terriccio avviene tramite la tubazione di uscita posta all’estremità del contenitore opposta alla tramoggia di carico, poco alla volta sfruttando la rotazione della coclea stessa.
Sull’estremità vicina alla tramoggia troviamo la pulsantiera di comando e, all’interno di un carter fisso, il quadro elettrico della macchina. Il contenitore di compostaggio è sorretto da un apposito telaio in acciaio INOX con carterature fisse e mobili ( secondo modello) che delimitato un vano al disotto del contenitore.
La macchina è stata realizzata per poter lavorare in modalità AUTOMATICA e MANUALE. I comandi per la modalità manuale consentono solamente di poter muovere la coclea a spingere il materiale verso l’uscita o verso la tramoggia tramite pulsanti ad azione mantenuta.
La fase di carico della macchina da parte dell’operatore si realizza aprendo il coperchio della tramoggia di carico e versando il materiale da processare all’interno della stessa. L’apertura del coperchio della tramoggia blocca istantaneamente ogni movimento degli organi della macchina, annullando la possibilità di venire a contatto con organi in movimento. Una volta richiuso lo sportello, è necessario premere il tasto “CICLO” per farla riavviare. La macchina non necessita di un operatore costantemente presente durante il suo funzionamento, né sono previste limitazioni di numero di operatori addetti o adibiti al suo utilizzo: il funzionamento della macchina legato alla chiusura o meno dello sportello di carico per l’attivazione del movimento della macchina riduce al minimo il rischio di infortuni.
Le operazioni necessarie per il funzionamento ordinario della macchina si limitano al carico dei rifiuti nella macchina ed all’accensione della stessa e/o all’attivazione del ciclo di lavoro.